Solca l’orizzonte
contro i propri limiti
tumulto nel cuore
lamento nel mare
fatica delle stelle
un’orma sulla sabbia
echi di delirio
Scappa il tempo
a dirottare crepuscoli di vita
nitide visioni
guizzi di luci e ombre
ascolta in silenzio
l’ineluttabile volere del destino
Nussun sapiente spiato dalla luna
sorprende l’albero che germoglia ignaro
tra lo stagno e i canneti
Dalle sue fronde fiorisce il verbo
ritrova la pienezza
nell’abbraccio dell’infinito
(Santorino Carmela)