Dolori antichi
pulsano ancora
nel mio cuore
trafitto da frecce infuocate
amputato da lame di ghiaccio
Nel profondo più segreto
cerco una sorgente
a cui bere avidamente
per cancellare
ogni mio risentimento
Cerco un pozzo
dove attingere
per dare ristoro
al suolo arido
che allora mi accolse
tra nebbia e fango
Al far della notte
una singola nota
lacera il silenzio
il mio respiro
si perde nel soffio del vento
tra nuvole
e gocce di pioggia
il mio pianto